Nuova Sinistra: differenze tra le versioni

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Con il termine '''Nuova Sinistra''' si intende una corrente politica interna al pensiero borghese e liberale nata nel Regno Unito e negli Stati Uniti sin dagli anni 60, per quanto già si parlasse di ''Nouvelle Gauche'' in Francia a fine anni 50. Trattasi di una "sinistra compatibile" che predilige le "lotte culturali" (non a caso viene da molti, erroneamente, definita anche "Marxismo Culturale"), di ispirazione anarco-trotskista, spontaneista e liberale, per quanto molti dei loro esponenti abbiano periodicamente rilasciato critiche parzialmente condivisibili in merito al capitalismo e al neo-liberalismo, tale corrente ideologica è pienamente interna al pensiero borghese e capitalista e alla relativa visione societaria, formandone solo una "corrente" interna che, per quanto possa porre delle critiche, giuste o sbagliate che siano, si uniformerà sempre ad esso per quanto riguarda gli assiomi politici principali, primo tra tutti il supporto al "villaggio globale" e quindi all'imperialismo unipolare a guida USA.
Con il termine '''Nuova Sinistra''' si intende una corrente politica interna al pensiero borghese e liberale nata nel Regno Unito e negli Stati Uniti sin dagli anni 60, per quanto già si parlasse di ''Nouvelle Gauche'' in Francia a fine anni 50. Trattasi di una "sinistra compatibile" che predilige le "lotte culturali" (non a caso viene da molti, erroneamente, definita anche "Marxismo Culturale"), di ispirazione anarco-trotskista, spontaneista e liberale, per quanto molti dei loro esponenti abbiano periodicamente rilasciato critiche parzialmente condivisibili in merito al capitalismo e al neo-liberalismo, tale corrente ideologica è pienamente interna al pensiero borghese e capitalista e alla relativa visione societaria, formandone solo una "corrente" interna che, per quanto possa porre delle critiche, giuste o sbagliate che siano, si uniformerà sempre ad esso per quanto riguarda gli assiomi politici principali, primo tra tutti il supporto al "villaggio globale" e quindi all'imperialismo unipolare a guida USA.


== I "beatnik" di fine anni 50 ==
== Anni 50: Il "Congresso per la Libertà Culturale" e la prima subcultura "di sinistra" dei ''Beatnik'' ==
Per comprendere la nascita della cosiddetta "nuova sinistra" degli anni 60 è necessario prima comprendere il contesto immediatamente precedente che ha portato ad essa, ossia quella subcultura che andava già formandosi sul finire degli anni 50 in Occidente, nello specifico negli Stati Uniti. Gli anni 50 furono un decennio caratterizzato negli States, nello specifico, da una forma di isteria mediatica denominata "Maccartismo", dal nome del senatore anticomunista americano principale promotore della "caccia alle streghe", McCarthy. Durante il maccartismo non furono soltanto i comunisti veri e propri, ma anche chiunque avesse idee politiche leggermente più a sinistra rispetto al mainstream, ad essere perseguitato, anche su basi (pseudo) legali, dalle autorità statunitensi. Nello stesso periodo, però, una sorta di guerra parallela, di tipo psicologico oltre che ideologico, era combattuta da parte delle intelligence imperialiste e atlantiste contro la "minaccia rossa". Sono gli anni in cui viene istituita l'organizzazione Gladio/Stay Behind, attiva principalmente in Italia, territorio "di confine" con la "minaccia orientale", ma sono anche gli anni in cui viene istituito il cosiddetto "Congresso per la Libertà Culturale", un "congresso", ufficialmente composto di "artisti" e "intellettuali", ma in realtà operato dall'agente della CIA Michael Joselson, e attivo dal 1950 al 1967. Lo scopo di questo "congresso", di fatto agenzia di intelligence, era di prevenire il "diffondersi del comunismo" promuovendo dal punto di vista culturale il pensiero politico e ideologico, e in ultima istanza il modo di vedere il mondo, tipico delle classi dominanti della nuova aristocrazia capitalista su modello statunitense, e grazie agli ingenti capitali e investimenti in esso versati da parte della CIA e del Dipartimento di Stato americano, tale "congresso libero" ebbe al suo apice centri e "sezioni" in 35 paesi del mondo; i principali "attivisti" di questo gruppo erano ex "comunisti" disillusi, ossia individui dalla mentalità e ideologia politica piccolo-borghese tipicamente anarco-trotskista, che sarebbero serviti per rendere più "efficace" un attacco "da sinistra" al comunismo, [[Brigate Rosse#Premessa: infiltrazione dell'estrema destra "a sinistra" ai tempi della Resistenza|come avvenne, ad esempio, in Italia per tramite dei "Comitati di Resistenza Democratici" di Edgardo Sogno]]<small>[[Nuova Sinistra#Note|[1]]]</small>. Furono queste attività a giustificare sia l'idea di Gramsci di "lotta per l'egemonia culturale" che l'idea di Zdanov di una "dottrina culturale socialista" e di Stalin di un "realismo socialista".
 


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==


* La Filosofia della Rivolta - Eduard Jakovlevič Batalov (1975)
* La Filosofia della Rivolta - Eduard Jakovlevič Batalov (1975)
* The Cultural Cold War - Frances Stonor Saunders (1999)
* La sinistra assente - Domenico Losurdo (2014)
* La sinistra assente - Domenico Losurdo (2014)
* Il marxismo occidentale - Domenico Losurdo (2017)
* Il marxismo occidentale - Domenico Losurdo (2017)
== Note ==
<ol>1. Saunders, 1999, p.1-2<br>

Versione delle 23:44, 2 ott 2024

Con il termine Nuova Sinistra si intende una corrente politica interna al pensiero borghese e liberale nata nel Regno Unito e negli Stati Uniti sin dagli anni 60, per quanto già si parlasse di Nouvelle Gauche in Francia a fine anni 50. Trattasi di una "sinistra compatibile" che predilige le "lotte culturali" (non a caso viene da molti, erroneamente, definita anche "Marxismo Culturale"), di ispirazione anarco-trotskista, spontaneista e liberale, per quanto molti dei loro esponenti abbiano periodicamente rilasciato critiche parzialmente condivisibili in merito al capitalismo e al neo-liberalismo, tale corrente ideologica è pienamente interna al pensiero borghese e capitalista e alla relativa visione societaria, formandone solo una "corrente" interna che, per quanto possa porre delle critiche, giuste o sbagliate che siano, si uniformerà sempre ad esso per quanto riguarda gli assiomi politici principali, primo tra tutti il supporto al "villaggio globale" e quindi all'imperialismo unipolare a guida USA.

Anni 50: Il "Congresso per la Libertà Culturale" e la prima subcultura "di sinistra" dei Beatnik

Per comprendere la nascita della cosiddetta "nuova sinistra" degli anni 60 è necessario prima comprendere il contesto immediatamente precedente che ha portato ad essa, ossia quella subcultura che andava già formandosi sul finire degli anni 50 in Occidente, nello specifico negli Stati Uniti. Gli anni 50 furono un decennio caratterizzato negli States, nello specifico, da una forma di isteria mediatica denominata "Maccartismo", dal nome del senatore anticomunista americano principale promotore della "caccia alle streghe", McCarthy. Durante il maccartismo non furono soltanto i comunisti veri e propri, ma anche chiunque avesse idee politiche leggermente più a sinistra rispetto al mainstream, ad essere perseguitato, anche su basi (pseudo) legali, dalle autorità statunitensi. Nello stesso periodo, però, una sorta di guerra parallela, di tipo psicologico oltre che ideologico, era combattuta da parte delle intelligence imperialiste e atlantiste contro la "minaccia rossa". Sono gli anni in cui viene istituita l'organizzazione Gladio/Stay Behind, attiva principalmente in Italia, territorio "di confine" con la "minaccia orientale", ma sono anche gli anni in cui viene istituito il cosiddetto "Congresso per la Libertà Culturale", un "congresso", ufficialmente composto di "artisti" e "intellettuali", ma in realtà operato dall'agente della CIA Michael Joselson, e attivo dal 1950 al 1967. Lo scopo di questo "congresso", di fatto agenzia di intelligence, era di prevenire il "diffondersi del comunismo" promuovendo dal punto di vista culturale il pensiero politico e ideologico, e in ultima istanza il modo di vedere il mondo, tipico delle classi dominanti della nuova aristocrazia capitalista su modello statunitense, e grazie agli ingenti capitali e investimenti in esso versati da parte della CIA e del Dipartimento di Stato americano, tale "congresso libero" ebbe al suo apice centri e "sezioni" in 35 paesi del mondo; i principali "attivisti" di questo gruppo erano ex "comunisti" disillusi, ossia individui dalla mentalità e ideologia politica piccolo-borghese tipicamente anarco-trotskista, che sarebbero serviti per rendere più "efficace" un attacco "da sinistra" al comunismo, come avvenne, ad esempio, in Italia per tramite dei "Comitati di Resistenza Democratici" di Edgardo Sogno[1]. Furono queste attività a giustificare sia l'idea di Gramsci di "lotta per l'egemonia culturale" che l'idea di Zdanov di una "dottrina culturale socialista" e di Stalin di un "realismo socialista".


Bibliografia

  • La Filosofia della Rivolta - Eduard Jakovlevič Batalov (1975)
  • The Cultural Cold War - Frances Stonor Saunders (1999)
  • La sinistra assente - Domenico Losurdo (2014)
  • Il marxismo occidentale - Domenico Losurdo (2017)

Note

    1. Saunders, 1999, p.1-2