Nikita Sergeevič Chruščëv

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Nikita Sergeevič Chruščëv

Foto a colori di Nikita Chruščëv
Nome Ufficiale Ники́та Серге́евич Хрущёв
Nome Intero Nikita Sergeevič Chruščëv
Data di nascita 15 Aprile 1894
Luogo di nascita Kalinovka, Impero Russo
Data di morte 11 Settembre 1971
Luogo di morte Mosca, Unione Sovietica
Cariche politiche
  • Primo Segretario del Partito Comunista dell' Unione Sovietica
    (07/09/1953 - 14/10/1964)
  • Presidente del Consiglio dei Ministri dell'Unione Sovietica
    (27/03/1958 - 14/10/1964)
  • Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS
    (I, II, III, IV, V, VI Legislatura)
  • Primo Segretario del Partito Comunista dell'Ucraina (bolscevico)
    (27/01/1938 - 03/03/1947)
Partito politico

Nikita Sergeevič Chruščëv (pronuncia: Krusciòv) è stato un politico ideologicamente revisionista che servì come Segretario Generale del PCUS dal 1953 al 1964 e come Primo Ministro dell'URSS dal 1958 al 1964. Durante il suo governo, oltre ad essere responsabile di numerosi errori tattici e pratici, sintomo della sua genuina inettutidune come governante e "capo" politico, primo tra tutti la "coesistenza pacifica" con gli USA che cementificò definitivamente la "stasi" della Guerra Fredda a dispetto dell'avanzata della rivoluzione socialista nel mondo, è stato anche il primo ad attaccare pubblicamente (sulla base di pure congetture e pregiudizi ideologici, senza alcuna vera fonte storiografica o di archivio a favore di anche solo una delle sue dichiarazioni) l'operato del suo ben più capace e valido successore, Stalin, riprendendo gran parte delle calunnie e della propaganda contro Stalin utilizzate in passato dalla propaganda trotzkista, nazifascista e più genericamente anticomunista, prima tra tutte l'asserzione secondo cui Stalin avrebbe agito da "dittatore sanguinario" e avrebbe instaurato un "culto della personalità", menzogne confutabili tramite una semplice analisi dell'operato dello stesso Chruščëv durante il governo di Stalin. Lo scopo di questa voce, oltre che di analizzare i de-meriti del "leader" sovietico, è di fare luce sulla sua figura e sul suo operato, smentire le sue menzogne tramite le diverse fonti a disposizione (d'archivio, ricerche tramite materiale d'archivio de-secretato e reso pubblico dagli anni '90, confutazioni da parte di altri ben più validi rivoluzionari e capi socialisti suoi contemporanei e successivi a lui) e, in ultima istanza, spiegare la realtà dei fatti in merito ad argomenti "controversi" e su cui la propaganda mainstream e dei media capitalisti ha ingiustamente blaterato con menzogne alla cui base non vi è mai stato niente se non un pregiudizio anticomunista e in gran parte russofobo e antisovietico (e quindi razzista).

Primi anni e carriera

Nato nel 1894 da una famiglia di agricoltori nella cittadina di Kalinovka, nel governatorato di Kursk, suo padre lavorava come scalpellino, minatore e operaio di ferrovia; nel 1911 la sua famiglia si trasferì nel Donbas, nell'odierna Donetsk, dove, dopo un breve periodo come minatore, riuscì a conseguire un apprendistato in metallurgia, divenendo operaio di una fabbrica metalmeccanica. Escluso per questo dalla leva della Prima Guerra Mondiale, il giovane Chruščëv si iscrisse al Partito Comunista Russo (Bolscevico) nel 1918, ma non ebbe veri e propri avanzamenti nella sua carriera politica prima del 1929, quando fu inviato dal partito a frequentare l'Accademia Industriale di Mosca per conseguire il diploma, che fino a quel momento non aveva ancora ottenuto[1]. Secondo

Bibliografia

Note

    1. Chruščëv, citato in Prolewiki