Patto Molotov-Ribbentrop

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Il Trattato di non aggressione tra la Germania e l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, altresì noto come Patto Molotov-Ribbentrop o Patto Molotov-Von Ribbentrop, dai cognomi dei ministri degli esteri e co-firmatari del trattato, e chiamato dalla propaganda anticomunista erroneamente come Patto Hitler-Stalin o Patto Nazi-Sovietico, fu un trattato di non aggressione tra la Germania Hitleriana e l'Unione Sovietica, firmato a Mosca il 23 agosto del 1939, una settimana prima dell'invasione tedesca della Polonia. Il trattato, che sanciva una politica di non-belligeranza tra i due paesi, e che aveva stabilito delle "zone di influenza" reciproche in Polonia e nell'est europa limitrofo ai confini sovietici, non era affatto, come viene invece affermato dalla stragrande maggioranza dei media mainstream e della propaganda anticomunista, un "trattato di alleanza". Un'altra comune menzogna in merito al trattato è che esso avesse sancito una "spartizione" della Polonia tra Germania e URSS che richiamasse le antiche spartizioni della Confederazione Polacco-Lituana del XV e XVI secolo. Il trattato, che sarebbe dovuto durare 10 anni, fu interrotto nel 1941, dopo solo due anni, a seguito dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica e l'inizio della Grande Guerra Patriottica. Per tutta la durata degli anni 30 l'Unione Sovietica aveva riconosciuto la minaccia rappresentata dalla Germania governata da Hitler, che nel suo Mein Kampf aveva scritto più volte che uno dei suoi obiettivi politici principali fosse la conquista e sottomissione dei "popoli slavi inferiori" e la trasformazione di gran parte della Russia europea in un avamposto coloniale tedesco; al punto da aver stipulato patti di mutua assistenza con la Francia e con la Cecoslovacchia, oltre al tentativo di perseguire un più grande progetto di "Sicurezza Collettiva" in chiave anti-nazista e anti-tedesca con le potenze rappresentanti le cosiddette "democrazie liberali" borghesi occidentali. Tale progetto fallì a causa dell'atteggiamento attendista e "pacifista" di Francia e Regno Unito, "potenze" dell'Intesa vincitrice della Prima Guerra Mondiale, che volevano favorire un conflitto tra Germania e Unione Sovietica, questo perché, agli occhi di molti politici, sia britannici che francesi (si pensi al Lord Halifax o a Eduard Daladier) la Germania Hitleriana era vista come uno dei "mali minori" rispetto alla "minaccia del bolscevismo", e bisogna ricordare che durante la Seconda Guerra Mondiale l'apertura di un "secondo fronte" vero e proprio, che minacciasse la Germania da ovest per davvero (escludendo quindi lo sbarco in Sicilia e l'armistizio di Cassibile, insignificanti per i piani strategici tedeschi) fu aperto solo con lo Sbarco in Normandia del giugno del 1944, ossia in contemporanea alla totale distruzione delle armate tedesche da parte dei sovietici nell'Operazione Bagration, che segnò la fine definitiva, insieme alla battaglia di Stalingrado, della Germania e dei suoi alleati da un punto di vista militare, e che numerosi capitalisti statunitensi, come la famiglia Bush o lo stilista Hugo Boss, fecero la propria fortuna commerciando (petrolio e capi d'abbigliamento rispettivamente) con la Germania. In merito a questi ed altri argomenti legati al trattato, lo scopo di questa voce, in virtù delle numerosi fonti a disposizione, è di dimostrare la verità storica, e smentire definitivamente narrative anticomuniste, come quella dell'Unione Europea e della sua equiparazione tra socialismo reale e nazifascismo nel nome della "lotta contro tutte le dittature" e dei più pratici contentini alle giunte russofobe dei Baltici e della Polonia in chiave anti-russa. Persino storici come Alessandro Barbero, "comunista" aderente alle tesi revisioniste e chruščëviane, hanno riconosciuto e riconoscono che il trattato fu tutt'altro che una "alleanza di dittature", ma semplicemente un patto stipulato obtorto collo da entrambe le parti per la necessità tattica di una "tregua" a breve termine per l'inevitabile e futuro scontro che sarebbe poi avvenuto due anni dopo la stipula del trattato[1].

Bibliografia

Note

    1. Barbero, 2014, minutaggio 46:24 in poi