Protezione Civile

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Distintivo internazionale che identifica la protezione civile, secondo la Quarta Convenzione di Ginevra del 1949.

La Protezione Civile in Italia rappresenta un sistema di gestione delle emergenze che si è evoluto nel tempo, passando da un'organizzazione centrale a una struttura sempre più decentralizzata. La sua funzione principale è tutelare la vita, i beni e l'ambiente in situazioni di emergenza, come calamità naturali o incidenti industriali, attraverso il coordinamento tra diversi enti e forze.

Il concetto di Protezione Civile nasce storicamente dalla necessità di organizzare interventi di soccorso in caso di disastri. Tuttavia, in Italia, si può risalire alla sua prima organizzazione con il Genio Civile, istituito durante il periodo fascista, che, insieme al Corpo Pompieri, pone le basi per la moderna Protezione Civile​.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Protezione Civile italiana si è trovata a evolversi attraverso riforme dettate dalle catastrofi naturali, come l'alluvione di Firenze nel 1966 e il terremoto del Belice nel 1968, che hanno evidenziato la necessità di una risposta più organizzata ed efficace. Questo ha portato alla creazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile nel 1992, con la legge n. 225, che introduceva un sistema articolato a livello centrale, regionale e locale.

Struttura e funzionamento della Protezione Civile

Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è un insieme complesso di enti e soggetti che include amministrazioni pubbliche, enti privati, volontari e forze armate. La sua azione si articola su più livelli: a partire dai comuni, per arrivare fino allo Stato in caso di emergenze di carattere nazionale. Il sindaco è il primo responsabile della protezione civile nel proprio comune, mentre a livello nazionale, il coordinamento è affidato al Presidente del Consiglio dei Ministri, che si avvale del Dipartimento della Protezione Civile​.

Tra i compiti principali della Protezione Civile si annoverano:

  • Previsione e Prevenzione dei Rischi: attività volte a prevedere e prevenire il verificarsi di disastri naturali o industriali.
  • Soccorso alle Popolazioni: interventi diretti per salvaguardare vite e beni durante eventi calamitosi.
  • Superamento dell'Emergenza: gestione e coordinamento delle operazioni necessarie per ristabilire condizioni di normalità​.

L'Eccessiva Decentralizzazione e il Ruolo dei Volontari

Uno dei problemi principali evidenziati nel sistema italiano di Protezione Civile è l'eccessiva decentralizzazione avvenuta dopo la riforma costituzionale del 2001, che ha trasferito molte competenze agli enti regionali e locali. Questo ha portato a una frammentazione del sistema, con difficoltà di coordinamento durante le emergenze​ . Inoltre, la crescente dipendenza dai volontari è considerata problematica. Sebbene i volontari svolgano un ruolo prezioso, il loro utilizzo eccessivo e la mancanza di una formazione adeguata possono rallentare gli interventi e ridurne l'efficacia, come avvenuto in casi come gli incendi in Australia del 2019-2020, dove la maggioranza delle forze impiegate erano volontarie​.

Secondo alcune critiche, il sistema italiano manca di un corpo professionale di Difesa Civile, simile a quello presente in paesi come la Russia o Singapore, dove esistono forze professionali specializzate, dotate di caserme, gerarchie e mezzi propri, e con i volontari utilizzati solo come supporto​.

Le riforme necessarie

Per migliorare l'efficacia della Protezione Civile, alcune proposte di riforma suggeriscono di centralizzare nuovamente le competenze, sottraendole agli enti regionali e comunali per riportarle sotto il controllo delle prefetture. Questo consentirebbe un miglior coordinamento delle risorse e una maggiore responsabilità da parte dello Stato centrale​. Inoltre, si auspica la creazione di un corpo professionale di Difesa Civile, composto da professionisti stipendiati e addestrati per affrontare qualsiasi tipo di emergenza, dalle alluvioni alle eruzioni vulcaniche​.

Fonti e collegamenti esterni