Wilhelm Pieck

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Fonte: The Great Soviet Encyclopedia, 3rd edition (1970-1979), Espresso Stalinist

Wilhelm Pieck

Wilhelm Pieck
Nome Intero Wilhelm Pieck
Data di nascita 3 gennaio 1876
Luogo di nascita Guben, Impero Tedesco
Data di morte 7 settembre 1960
Luogo di morte Berlino Est, Repubblica Democratica Tedesca
Cariche politiche
  • Presidente della Repubblica Democratica Tedesca
    (11/10/1949 - 07/09/1960)
  • Co-Presidente del Partito Socialista Unificato di Germania
    (22/04/1946 - 25/07/1950)
Partito politico
  • Partito Socialdemocratico di Germania
  • Partito Comunista di Germania
  • Partito Socialista Unificato di Germania

Wilhelm Pieck (Guben, 3 gennaio 1876 - Berlino Est, 7 settembre 1960), è stato una figura di spicco nel movimento operaio tedesco e internazionale e nelle organizzazioni partitiche e statali della Repubblica Democratica Tedesca.

Figlio di un operaio, Pieck ha lavorato come Falegname, aderendo nel 1894 al sindacato dei falegnami e nel 1895 al Partito socialdemocratico tedesco. Dal 1899 al 1906 fu presidente di un'organizzazione distrettuale del partito e dal 1906 al 1910 fu segretario dell'organizzazione cittadina del partito a Brema. Nell’aprile 1910 fu eletto secondo segretario del Comitato educativo centrale del partito e segretario della Scuola centrale del partito a Berlino. Pieck era un sostenitore dell'ala sinistra del partito, guidata da Karl Liebknecht, Rosa Luxembourg, Franz Mehring e Clara Zetkin, con i quali era strettamente associato. Nell'estate del 1913 condannò l'approvazione delle spese militari da parte della fazione socialdemocratica al Reichstag. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, si unì alla lotta contro la politica annessionista dell’imperialismo tedesco e contro la politica di Burgfrieden, detta anche tregua civile, dei leader di destra del partito. Pieck è stato arrestato più volte. Insieme a Liebknecht e alla Luxembourg diede un contributo sostanziale alla causa dell'unificazione dei socialdemocratici di sinistra. Dopo la Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre in Russia, egli invitò la classe operaia tedesca a sfruttare l’esperienza della rivoluzione. Nel novembre 1918 entrò nella direzione centrale della Lega di Spartaco. Ha preso parte attiva alla preparazione e alla realizzazione della Rivoluzione di novembre del 1918 in Germania.

Pieck è stato uno dei fondatori del Partito Comunista di Germania (KPD). Al Congresso costituente del partito, che si tenne dal 30 dicembre 1918 al 1° gennaio 1919, fu eletto membro del Comitato Centrale del KPD; ne rimase membro fino alla formazione del Partito socialista unitario della Germania. Apparteneva al nucleo marxista-leninista del partito, che, guidato da Ernst Thälmann, condusse una lotta coerente contro il gruppo opportunista di destra di Heinrich Brandler e successivamente contro l' “ultrasinistra”. Pieck ha dato un contributo importante alla trasformazione del KPD in un partito di massa. Dal 1921 fu più volte eletto al Landtag prussiano, mentre nel 1928 fu eletto al Reichstag e l'anno successivo al consiglio comunale di Berlino e al consiglio di stato prussiano. Ha utilizzato la tribuna parlamentare dello Stato borghese per portare avanti la propaganda per il programma politico del KPD. Al Sesto Congresso del Comintern del 1928 fu eletto membro del Comitato Esecutivo Internazionale Comunista. Nel 1931 divenne membro del Presidium e del Segretariato dell'Comitato.

Dopo l'instaurazione della dittatura nazionalsocialista di Hitler nel 1933, Pieck lavorò per la creazione di un fronte unico contro il regime. Pieck lasciò la Germania nel maggio 1933 in seguito ad una decisione del Comitato Centrale del KPD. Insieme a Franz Dahlem e Wilhelm Florin, costituì a Parigi la direzione all'estero del KPD. Al Settimo Congresso del Comintern nel 1935 presentò il rapporto del Comitato Esecutivo Internazionale Comunista. Lottò per l'attuazione della politica del Fronte Popolare e per lo sviluppo di un ampio movimento antifascista. Alla Conferenza di Bruxelles del KPD nel 1935, Pieck fu eletto presidente del Comitato Centrale del partito. In quella conferenza dimostrò la necessità della creazione di un fronte operaio unico e di un fronte popolare antifascista in Germania. In un rapporto alla Conferenza del KPD di Berna, tenutasi dal 30 gennaio al 1° febbraio 1939, invitò tutte le forze patriottiche a unirsi per salvare il popolo tedesco dal pericolo della guerra e si espresse a sostegno del programma per una nuova repubblica democratica in Germania.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Pieck denunciò le pretese dell’imperialismo tedesco di dominare il mondo e invitò il popolo tedesco a rovesciare la dittatura fascista ed a prendere in mano il proprio destino. Come uno dei leader del comitato nazionale della Germania Libera, fondato in URSS nel 1943, svolse un grande lavoro esplicativo tra i prigionieri di guerra tedeschi nell'URSS, in particolare tra gli alti ufficiali e i generali.

Dopo la liberazione del popolo tedesco dal fascismo, Pieck prese parte attiva ai lavori per democratizzare e denazificare la Germania e per eliminare le conseguenze del dominio fascista. Ha svolto un ruolo importante nel porre fine allo scisma nel movimento operaio, nell'unificazione del KPD e del Partito socialdemocratico nella parte orientale della Germania e nella creazione del Partito socialista unitario della Germania nell'aprile 1946. Dal 1946 al 1954 , Pieck e Otto Grotewohl erano copresidenti del nuovo partito. Tra il 1949 e il 1960 fu membro del Politburo del Consiglio Centrale e successivamente del Politburo del Comitato Centrale del partito. Fu presidente della Repubblica democratica tedesca sin dalla sua fondazione nell'ottobre del 1949. Fu un combattente instancabile contro la guerra, per la pace e la sicurezza tra le nazioni, per la costruzione del socialismo nella Repubblica democratica tedesca e per il rafforzamento dell'amicizia e della cooperazione tra il Partito Socialista Unitario della Germania e il PCUS e tra i popoli della Repubblica Democratica Tedesca e dell’URSS.

Pieck ottenne diverse onorificenze come il titolo di Eroe del lavoro nel 1951, l'Ordine di Karl Marx, l'Ordine d'oro per i servizi alla patria, lo Stendardo del lavoro e altri ordini.

Opere

  • Gesammelte Reden und Schriften. vols. 1-3, 5. Berlin, 1959-72.
  • Reden und Aufsätze: Auswahl aus den Jahren 1908-1950, vols. 1-4. Berlin, 1950-55.
  • Der neue Weg zum gemeinsamen Kampf für den Sturz der Hitlerdiktatur. Berlin, 1957.
  • Im Kampf um die Arbeitereinheit und die deutsche Volksfront, 1936-1938. Berlin, 1955.
  • Zur Geschichte der Kommunistischen Partei Deutschlands: 30 Jahre Kampf. Berlin, 1949.
  • In Russian translation: Izbr. proizv. Moscow, 1956.

Fonti

  • Pieck, W. Bilder und Dokumente aus dem Leben des ersten deutschen Arbeiterpräsidenten. Berlin, 1955.
  • Pieck, W. Gedenkbuch. Berlin, 1961.
  • Vosske, H. Wilhelm Pieck. Leipzig, 1974.
  • Hufeld, D. W. Pieck: Bibliographie. [Rostock, 1960.]

V. I. TSAPANOV

The Great Soviet Encyclopedia, 3rd Edition (1970-1979). © 2010 The Gale Group, Inc. All rights reserved.