Richard Doty: differenze tra le versioni

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*''Operation Bird Droppings: The MJ-12 Saga Continues'' di Robert Hastings
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*''MJ-12: The hoax that quickly became a disinformation operation'' di Robert Hastings
*''MJ-12: The hoax that quickly became a disinformation operation'' di Robert Hastings
* ''Important New Revelations about the Paul Bennewitz Affair'' di Robert Hastings
* ''Exempt From Disclosure'' di Richard Doty e Robert Collins  
* ''Exempt From Disclosure'' di Richard Doty e Robert Collins  
* ''X Descending'' di Christian P. Lambright
* ''X Descending'' di Christian P. Lambright

Versione delle 18:15, 25 ago 2024

Richard Doty, ex agente dell'Air Force Office of Special Investigations (AFOSI)

Richard Doty è un ex agente dell'Air Force Office of Special Investigations (AFOSI), ed è noto per il suo ruolo ambiguo e le sue attività sospette negli anni '80 all'interno della comunità ufologica. Doty è accusato di aver deliberatamente diffuso disinformazione riguardo agli UFO e ai presunti contatti con entità extraterrestri, influenzando in modo duraturo e profondo le narrative che ancora oggi dominano la cultura ufologica. La sua motivazione e il vero scopo delle sue azioni rimangono tuttora materia di dibattito. Alcuni ritengono che Doty agisse per conto del governo, impegnato in operazioni di controspionaggio destinate a confondere e disinformare, mentre altri credono che abbia agito per motivi personali o per puro interesse economico. Indipendentemente dalle sue motivazioni, l'effetto delle sue azioni è stato devastante per la credibilità della comunità ufologica, seminando confusione e dando origine a miti che perdurano fino ai giorni nostri. Il suo coinvolgimento in episodi chiave come l'affare Paul Bennewitz e la diffusione dei documenti MJ-12 ha reso Doty una delle figure più influenti, e al contempo controverse, nel panorama dell'ufologia.

Biografia e carriera militare

Richard Doty da giovane.

Doty è nato l'11 ottobre del 1944 ed è cresciuto in una famiglia che aveva stretti legami con l'aeronautica militare. Crescendo in un ambiente impregnato di disciplina e lealtà verso il proprio Paese, Doty ha sviluppato un forte senso del dovere, che lo ha portato a scegliere una carriera nell'ambito della sicurezza nazionale. Dopo aver completato la sua formazione militare di base, Doty si è distinto per le sue capacità analitiche e per la sua attenzione ai dettagli, qualità che lo hanno reso un candidato ideale per un ruolo nelle indagini speciali.

All'inizio della sua carriera, Doty si è concentrato su operazioni standard di sicurezza interna, ma ben presto è stato assegnato all'Air Force Office of Special Investigations, un'agenzia di controspionaggio responsabile di investigare minacce alla sicurezza delle installazioni militari degli Stati Uniti. Questo ruolo ha richiesto un alto livello di riservatezza e l'accesso a informazioni classificate, mettendo Doty in una posizione privilegiata per osservare e partecipare a operazioni sensibili. Nel corso degli anni, Doty ha acquisito una conoscenza approfondita dei protocolli di sicurezza e delle operazioni segrete del governo, che gli ha permesso di sviluppare una comprensione unica del panorama della sicurezza nazionale durante la Guerra Fredda. La sua carriera nell'AFOSI lo ha esposto a una varietà di operazioni di controspionaggio, molte delle quali richiedevano l'uso della disinformazione come strumento per proteggere le operazioni militari statunitensi e per confondere potenziali avversari. Tuttavia, mentre la sua carriera progrediva, Doty iniziò a spingersi oltre i confini della sua posizione ufficiale.

Gli anni '80 hanno segnato un punto di svolta, quando Doty iniziò a interagire attivamente con la comunità ufologica, utilizzando le sue competenze in controspionaggio per diffondere informazioni false riguardo agli UFO e ai presunti contatti extraterrestri. Questa deviazione dal suo ruolo tradizionale all'interno dell'AFOSI lo ha trasformato in una figura chiave nel mondo dell'ufologia, ma allo stesso tempo ha sollevato dubbi e sospetti sulle sue vere motivazioni.

L'affare Bennewitz

Paul Bennewitz, imprenditore e ufologo americano.

Paul Bennewitz era un ingegnere elettronico e imprenditore di successo, noto per il suo interesse nelle tecnologie avanzate e nella difesa nazionale. A metà degli anni '70, Bennewitz iniziò a notare strane attività nei pressi della base aerea di Kirtland, vicino ad Albuquerque, New Mexico, dove risiedeva. Bennewitz affermava di aver avvistato e fotografato quelli che lui pensava essere degli UFO che sorvolavano la base, e utilizzando apparecchiature elettroniche avanzate, credeva di aver intercettato segnali radio che associava a comunicazioni extraterrestri. Oltre a ciò. Convinto di essere testimone di qualcosa di straordinario, decise di contattare le autorità militari per condividere le sue scoperte, credendo che potessero essere di interesse nazionale.

Fu in questo contesto che Bennewitz entrò in contatto con Richard Doty. Doty, in qualità di agente dell'AFOSI, era incaricato di investigare minacce alla sicurezza delle installazioni militari, e il caso di Bennewitz rappresentava un'opportunità unica per mettere in atto una delle operazioni di controspionaggio più discutibili della sua carriera. Anziché rassicurare Bennewitz o confutare le sue affermazioni, Doty vide in lui una pedina da manipolare per distogliere l'attenzione da attività militari segrete che si svolgevano a Kirtland. Durante i loro incontri, Doty incoraggiò le convinzioni di Bennewitz, facendogli credere che i segnali che aveva intercettato fossero effettivamente comunicazioni extraterrestri. Gli fornì documenti contraffatti e altre "prove" per sostenere questa narrativa, spingendolo a credere che ci fosse una collaborazione attiva fra il governo statunitense e gli alieni definiti comunemente come "Grigi", che comprendeva il coinvolgimento militare in vari esperimenti genetici alieni effettuati su cavie umane e condotti in presunte basi sotterranee situate nel sud-ovest degli Stati Uniti. In particolare, Doty fece credere a Bennewitz che esistesse una base sotterranea nei pressi di Dulce, New Mexico, in cui più di 18.000 creature aliene convivevano col personale militare statunitense e conducevano vari esperimenti su prigionieri umani, che includevano la manipolazione genetica, l'ibridazione umano-aliena, il controllo mentale, ecc.

Ignaro del fatto che stava diventando vittima di un'operazione di disinformazione, Bennewitz iniziò a documentare con fervore le sue scoperte, credendo di essere sulla soglia di una rivelazione di proporzioni epiche. Questo periodo segnò l'inizio di una spirale discendente per Bennewitz, la cui ossessione per gli UFO e i presunti contatti extraterrestri crebbe a dismisura. Doty continuò a fornire a Bennewitz informazioni false, spingendolo a credere che fosse in atto una cospirazione su larga scala che coinvolgeva il governo degli Stati Uniti e le forze aliene. Bennewitz cominciò a vivere in uno stato di paranoia costante, convinto che la sua vita fosse in pericolo e che il governo stesse cercando di mettere a tacere le sue scoperte. La paranoia di Bennewitz arrivò a tal punto che nell'agosto del 1988 accusò la moglie di essere una pedina degli alieni, e disse che gli alieni le avevano inserito un impianto nel cervello per controllarla. Dopo aver tentato di barricarsi in casa usando sacchi di sabbia, la sua famiglia lo fece ricoverare nel reparto di salute mentale del Presbyterian Anna Kaseman Hospital; ove rimase sotto osservazione per un mese.

Nonostante il crollo di Bennewitz, la disinformazione che aveva contribuito a diffondere non si fermò con lui. Le teorie e le storie che aveva condiviso con la comunità ufologica continuarono a circolare e a evolversi, venendo riprese e rielaborate da altri ricercatori e appassionati. Il danno era fatto: le idee di Bennewitz, sebbene basate su informazioni false e manipolate, avevano preso piede e si erano integrate nel corpus della mitologia ufologica più estrema. Doty, da parte sua, non ha mai subito conseguenze dirette per le sue azioni.

Le ragioni dietro la scelta di Bennewitz come bersaglio di questa operazione di disinformazione non sono del tutto chiare. Secondo quanto affermato dallo stesso Doty nel suo libro Exempt From Disclosure, Bennewitz era stato preso di mira perché aveva accidentalmente intercettato un programma militare segreto volto al sabotaggio dei satelliti sovietici. Tuttavia, secondo gli ufologi Christian P. Lambright e Robert Hastings, le affermazioni di Doty sarebbero solo una copertura. Essi sostengono che Bennewitz sarebbe stato scelto per essere la vittima di una campagna di disinformazione non perché si fosse imbattuto in test e attività militari segrete, ma perché aveva realmente avvistato degli UFO che sorvolavano la base; di conseguenza, l'Air Force avrebbe deciso di fornirgli documenti falsi, false informazioni e storie sensazionalistiche per farlo diventare paranoico e indurlo alla pazzia, distraendolo così dalle reali incursioni UFO Che talvolta avvenivano nello spazio aereo sopra la base. Questa ipotesi è stata esposta dettagliatamente nel libro X Descending dallo stesso Christian P. Lambright.

La manipolazione delle informazioni da parte di Richard Doty nel caso Bennewitz è uno degli esempi più chiari e documentati di come la disinformazione possa essere utilizzata per scopi di controspionaggio. Doty, con la sua formazione nell’AFOSI, era ben consapevole di come gestire informazioni sensibili e di come creare una narrativa credibile che potesse ingannare anche una persona intelligente e tecnicamente competente come Bennewitz. Egli non si limitò a lasciare che Bennewitz traesse le proprie conclusioni dalle osservazioni, ma attivamente alimentò le sue convinzioni con dettagli specifici e apparentemente verificabili, che erano tuttavia completamente falsi.

Richard Doty e Linda Moulton Howe

Oltre che per l’affare Bennewitz, Doty è anche noto per aver contribuito enormemente a fornire falsi documenti e false prove anche ad altri ricercatori. Uno di essi è l'ufologa e investigatrice americana Linda Moulton Howe.

Linda Moulton Howe, investigatrice e ufologa americana

Nel 1983, Howe era già una giornalista affermata e documentarista nota per il suo interesse nei fenomeni paranormali e negli UFO, e stava lavorando a un progetto televisivo sul tema. Doty contattò Howe e le fece credere di avere accesso a informazioni top secret riguardanti gli UFO e la presenza extraterrestre sulla Terra. Durante un incontro alla base militare di Kirtland, Doty mostrò ad Howe un documento che presumibilmente conteneva prove concrete dell’esistenza di un trattato tra il governo degli Stati Uniti e la razza aliena dei Grigi. Il documento, che Doty lasciò leggere brevemente a Howe ma non le permise di portare con sé, descriveva in dettaglio un accordo in base al quale gli alieni avrebbero avuto il permesso del governo statunitense di rapire un numero limitato di esseri umani per scopi di ricerca, in cambio di tecnologia avanzata. La natura del documento e la sua presunta autenticità colpirono profondamente Howe, che era già predisposta a credere nella possibilità di una collaborazione segreta tra il governo e gli extraterrestri. Doty rafforzò questa convinzione fornendole ulteriori dettagli su incidenti UFO e basi sotterranee, facendole credere che fosse in procinto di accedere a una verità nascosta che avrebbe potuto rivoluzionare la comprensione del pubblico riguardo agli UFO. Tuttavia, col senno di poi, è emerso che gran parte delle informazioni fornite da Doty erano parte di una più ampia operazione di disinformazione mirata a confondere e manipolare gli ufologi. Howe, convinta della veridicità delle informazioni ricevute, ha incorporato questi elementi nel suo lavoro, contribuendo a diffondere ulteriormente queste teorie all'interno della comunità ufologica.

Il coinvolgimento di Doty ha avuto un impatto duraturo sulla carriera di Howe, che ancora oggi continua a esplorare e promuovere teorie riguardanti cospirazioni governative e contatti alieni. Anche se con il tempo alcuni aspetti della vicenda sono stati chiariti,, Howe ha mantenuto la sua convinzione che le informazioni ricevute avessero una base di verità, alimentando così il dibattito all'interno della comunità ufologica.

I documenti M-12

I documenti noti come Majestic 12 o MJ-12 sono tra i più famigerati e dibattuti nella storia dell'ufologia. Questi documenti, apparsi per la prima volta alla fine degli anni '80, affermano di essere una serie di note riservate che descrivono la formazione di un gruppo segreto, il Majestic 12, incaricato dal Presidente degli Stati Uniti di gestire e nascondere le prove dell'esistenza degli UFO e del contatto con civiltà extraterrestri. Secondo questi documenti, il gruppo sarebbe stato creato nel 1947, immediatamente dopo l'incidente di Roswell, e avrebbe incluso figure di spicco dell'establishment scientifico e militare americano. La prima apparizione pubblica dei documenti MJ-12 avvenne quando furono inviati a due ufologi, William Moore e Jamie Shandera, in una busta anonima. All'interno c'erano pellicole fotografiche che mostravano pagine dattiloscritte apparentemente provenienti da documenti governativi classificati. Questi documenti dettagliavano le operazioni del gruppo MJ-12, il recupero di velivoli extraterrestri e le autopsie su corpi alieni. L'autenticità di questi documenti è stata immediatamente oggetto di dibattito, con molti ricercatori che iniziarono a scavare nelle loro origini e a cercare conferme indipendenti delle affermazioni in essi contenute. Doty è spesso collegato alla diffusione dei documenti, sebbene il suo coinvolgimento diretto non sia mai stato ufficialmente confermato. Tuttavia, il contesto in cui sono emersi i documenti, le modalità della loro diffusione e la tempistica coincidono con le tattiche di disinformazione che Doty aveva già utilizzato in precedenza. Le tecniche impiegate per promuovere i documenti MJ-12, tra cui la consegna anonima, l'uso di mezzi di comunicazione suggestivi e il coinvolgimento di figure già attive nella comunità ufologica, sono coerenti con il modus operandi che Doty aveva impiegato in altre occasioni.

Una delle pagine dei documenti MJ-12

L'analisi dei documenti MJ-12 ha portato alla luce numerose incongruenze e anomalie che hanno fatto sorgere dubbi sulla loro autenticità. Esperti di documenti e storici hanno notato che il formato, la terminologia utilizzata e lo stile di scrittura non corrispondevano a quelli tipicamente impiegati nei documenti governativi degli anni '40 e '50. Inoltre, alcuni nomi menzionati nei documenti, come i presunti membri del gruppo MJ-12, sono stati identificati come personaggi storici reali, ma con attribuzioni e ruoli che non corrispondevano alla realtà storica verificabile. Un altro punto critico è stato l'analisi delle firme e delle intestazioni presenti nei documenti. Specialisti in falsificazioni hanno esaminato le firme attribuite a figure come il Generale Hoyt Vandenberg e altri, trovando discrepanze significative rispetto alle firme autografe autentiche di questi individui. Inoltre, le intestazioni e i timbri presenti nei documenti hanno sollevato ulteriori sospetti, poiché non corrispondevano ai modelli e alle procedure ufficiali in uso all'epoca nei documenti governativi classificati. Questo ha portato molti a concludere che i documenti MJ-12 fossero falsi ben orchestrati, progettati per sembrare autentici ma con numerosi errori che ne tradivano la vera natura. Gli esperti hanno anche esaminato il contenuto dei documenti, notando che molte delle informazioni sembravano derivare da conoscenze già disponibili nel pubblico dominio all'epoca della loro diffusione. Alcuni dettagli riguardanti l'incidente di Roswell, ad esempio, sembravano essere ripresi da libri e articoli precedenti piuttosto che da fonti originali e segrete. Questo ha alimentato ulteriormente la teoria secondo cui i documenti fossero stati creati da qualcuno con una conoscenza superficiale ma non approfondita degli eventi storici reali.

Un altro aspetto controverso è stata la tempistica della diffusione dei documenti MJ-12. Alcuni hanno suggerito che siano stati creati appositamente per distrarre l'attenzione da altre questioni sensibili o per seminare ulteriore confusione e sfiducia tra la comunità ufologica. La teoria della disinformazione è diventata centrale in questo contesto, con molti che sospettavano che i documenti fossero parte di una più ampia operazione di controspionaggio mirata a minare la credibilità degli ufologi e a confondere le acque attorno a questioni di reale interesse.

Il coinvolgimento di Richard Doty nella creazione dei documenti MJ-12 rimane avvolto nel mistero, ma diversi indizi puntano nella sua direzione. Uno degli indizi più significativi che suggeriscono il coinvolgimento di Doty è il fatto che, in uno dei documenti contraffatti che egli ha fornito a Paul Bennewitz, viene menzionata un'organizzazione chiamata Magic-12, un nome molto simile a Majestic-12, il che suggerisce che entrambi i nomi siano stati inventati dalla stessa persona. Inoltre, la sua precedente esperienza nell'AFOSI, il suo noto ruolo nell'affare Bennewitz e il suo accesso a informazioni classificate lo rendono un sospetto plausibile. Alcuni ricercatori sostengono che Doty, o altri all'interno dell'AFOSI, potrebbero aver fabbricato i documenti per testare la reazione della comunità ufologica o per deviare l'attenzione da altre operazioni segrete. Doty, da parte sua, ha mantenuto una posizione ambigua, talvolta alludendo al fatto che i documenti MJ-12 potessero essere autentici, altre volte suggerendo che fossero solo strumenti di disinformazione. Questa ambiguità ha solo contribuito a rafforzare il mistero attorno alla sua figura e ai documenti stessi, rendendo difficile distinguere tra realtà e finzione. Doty è stato intervistato numerose volte sull'argomento, ma le sue risposte evasive e contraddittorie hanno lasciato molti insoddisfatti e ancora più confusi.

Il Progetto Serpo

Il Progetto Serpo è un presunto programma di scambio tra il governo degli Stati Uniti e gli alieni Grigi provenienti dal sistema stellare di Zeta Reticuli. La narrazione è emersa per la prima volta nel 2005 attraverso un sito web che pubblicava informazioni fornite da una fonte anonima, successivamente identificata come "Anonimo", che si diceva fosse un ex membro della comunità dell'intelligence americana. Secondo il racconto, il programma iniziò dopo l'incidente di Roswell nel 1947. Gli alieni superstiti all'incidente avrebbero stabilito un contatto con il governo degli Stati Uniti, portando all'organizzazione di un programma di scambio. Il presunto scambio avrebbe avuto luogo nel 1965, quando 12 militari statunitensi furono inviati su Serpo a bordo di un'astronave aliena, mentre un membro della razza aliena rimase sulla Terra. L'obiettivo principale della missione era raccogliere informazioni sulla cultura, la tecnologia e la biologia degli abitanti di Serpo. I dettagli del viaggio e della permanenza su Serpo sono descritti con una precisione che va dall'ovvio al fantasioso: dalle condizioni ambientali e climatiche del pianeta, alla biologia degli extraterrestri, fino alle sfide logistiche affrontate dagli astronauti terrestri. La missione durò circa 13 anni terrestri, dopodiché gli astronauti tornarono sulla Terra nel 1978. Secondo le informazioni trapelate, solo sette membri del team originario tornarono, mentre gli altri cinque decisero di rimanere su Serpo o morirono durante la missione.

Sistema stellare binario di Zeta Reticuli nella costellazione del Reticolo

L'associazione di Doty con il Progetto Serpo è emersa in parte perché la natura della storia — una narrazione elaborata e dettagliata, piena di elementi difficili da verificare — rispecchia il tipo di operazioni di disinformazione in cui Doty è stato precedentemente coinvolto, e numerosi ufologi, quali ad esempio Ryan Dube e Nick Redfern, hanno appunto sostenuto che Doty abbia giocato un ruolo diretto nella creazione e diffusione della storia di Serpo, utilizzando tattiche simili a quelle impiegate nel caso Bennewitz. Il più importante indizio che ha portato molti ricercatori a sospettare che Doty sia il creatore di questa storia è il fatto che le creature extraterrestri che sarebbero state coinvolte nel programma di scambio si autodefinivano "Ebens", un nome già utilizzato da Doty in precedenza, sia nei documenti contraffatti forniti a Paul Bennewitz che in quelli mostrati a Linda Moulton Howe, il che lascia supporre che l'autore della storia di Serpo sia lo stesso degli altri documenti. Inoltre la diffusione di informazioni attraverso una fonte anonima e la lenta rivelazione di dettagli che mantengono vivo l'interesse pubblico sono caratteristiche tipiche di una campagna di disinformazione progettata per confondere e distrarre. La motivazione di Doty, secondo alcuni ricercatori, potrebbe essere stata quella di distogliere l'attenzione da veri programmi segreti o semplicemente di seminare confusione all'interno della comunità ufologica. Questo sospetto è rafforzato dal fatto che, nonostante Doty abbia affermato che la storia sarebbe autentica, non ha mai fornito prove concrete o testimonianze verificabili per sostenerne la veridicità. Questo ha portato molti a considerare la storia come un altro esempio delle sue operazioni di disinformazione, destinate a mantenere l'alone di mistero e incertezza che circonda il fenomeno UFO.

Impatto di Richard Doty sulla mitologia ufologica moderna

Anche dopo essersi ritirato dall'AFOSI, Doty ha continuato a rimanere attivo all'interno della comunità ufologica, affermando che, sebbene alcune delle informazioni che aveva contribuito a diffondere negli anni '80 fossero false, altre informazioni da lui diffuse fossero invece veritiere. Ancora oggi, Doty continua a sostenere che dei cadaveri alieni siano stati recuperati in seguito all'incidente di Roswell, che un membro dell'equipaggio dell'astronave caduta a Roswell sarebbe stato recuperato vivo e sarebbe stato tenuto in custodia nell'Area 51 fino alla sua morte, che il governo statunitense sia tuttora in possesso di molteplici velivoli extraterrestri schiantatisi al suolo assieme ai cadaveri dei loro equipaggi, che sarebbero in corso programmi di retroingegnerizzazione di tali velivoli recuperati, e che la storia del Progetto Serpo sia reale. Tuttavia molti ricercatori, tra cui Robert Hastings, sostengono che Doty lavori tutt'ora come agente disinformatore e che anche le sue dichiarazioni moderne in merito alla questione UFO siano del tutto inaffidabili.

La figura di Doty e le sue azioni negli anni ’80 hanno avuto un impatto profondo e duraturo sulla comunità ufologica, contribuendo a creare buona parte della mitologia ufologica moderna. Le teorie e le false informazioni da lui propagate hanno contribuito a modellare alcune delle credenze più persistenti nella comunità ufologica, in particolare quelle riguardanti i presunti trattati segreti tra il governo statunitense e gli alieni Grigi, le ipotesi sulla retroingegnerizzazione di velivoli alieni recuperati, nonché le varie teorie del complotto su basi sotterranee segrete in cui umani e alieni vivrebbero e collaborerebbero assieme. Pur essendo nata in un contesto di disinformazione e pur essendo il prodotto di documenti e prove contraffatte, queste idee hanno trovato terreno fertile tra i ricercatori e gli appassionati di UFO, e molte di esse continuano ad essere sostenute anche oggi da molti ufologi, a dimostrazione quanto sia penetrante e duratura l'influenza di Doty.

Bibliografia

  • Ex-Air Force Law Enforcement Agent Says he Hoaxed Major UFO Mythologies di Alejandro Rojas
  • Project Beta: The Story of Paul Bennewitz, National Security, and the Creation of a Modern UFO Myth di Greg Bishop
  • Mirage Men: A Journey Into Disinformation, Paranoia and UFOs di Mark Pilkington
  • The real Men in Black, Hollywood and the great UFO cover-up, di Steve Rose
  • Operation Bird Droppings: The MJ-12 Saga Continues di Robert Hastings
  • MJ-12: The hoax that quickly became a disinformation operation di Robert Hastings
  • Important New Revelations about the Paul Bennewitz Affair di Robert Hastings
  • Exempt From Disclosure di Richard Doty e Robert Collins
  • X Descending di Christian P. Lambright
  • UFO Cover-up: What the Government Won't Say di Lawrence Fawcett e Barry J. Greenwood